Arriva la ricetta medica on line
Pubblicato il: 24.01.2016Basta agli interi pomeriggi trascorsi allo studio medico per una semplice prescrizione, i medici dellaFondazione Comunità Attiva,
operanti presso la "Casa della Salute", di Cannobio a breve attiveranno il servizio della "Tua cartella clinica online" dove – tra le altre cose – si potranno richiedere le ricette dei farmaci che si usano di frequente e stamparle prima di andare dal farmacista.
Si tratta di un progetto innovativo che in qualche modo anticipa quella “dematerializzazione” della ricetta medica verso cui è orientato il Sistema sanitario nazionale nell’ottica di un risparmio nei costi e di una maggiore efficienza del servizio, visto che chi è affetto da patologie croniche (diabete, ipertensione ecc.) ed ha quindi la necessità di ricorrere quotidianamente ai farmaci, investe molto tempo nella “pratica” della prescrizione, prescrizione che è sempre la stessa, ma prevede che ci si rechi ogni volta dal medico di famiglia.
Il servizio on line a Cannobio in realtà è già attivo, lo sta sperimentando con una decina di assistiti il dottor Antonio Lilloche l'ha già presentato ai colleghi della Casa della Salute “In settimana mi attivo perché possano avere le credenziali del servizio” spiega. Ma come funziona? “L'assistito in carico al medico viene ‘arruolato’ dopo aver dato il proprio consenso per le leggi sulla privacy ad accedere ai propri dati di terapia cronica in un sito web dedicato e sincronizzato con il mio software gestionale della cartella clinica.
Il paziente accede a questa area riservata e può comunicare al medico i propri dati, ad esempio comunica la glicemia e richiedere così i farmaci in terapia cronica.
All'apertura del gestionale (il programma in uso ai medici con le cartelle cliniche degli assistiti ndr) il medico è' avvisato, può riportare i dati auto misurati dal paziente e autorizza la ricetta o la rifiuta. Il paziente riceve l'avviso di conferma o il rifiuto della ricetta e se questa è autorizzata dal medico se la stampa a casa. In realtà è più facile a farsi che a dirsi”.
Il servizio, che è gratuito (ma una piccola donazione alla Fondazione è sempre ben accetta) può essere attivato da ogni medico di famiglia che utilizza il “programma gestionale medico 2000” , tra i vantaggi della piattaforma, c’è inoltre la possibilità, se vi sono i contatti e autorizzazioni Asl, di ricevere i referti nella propria cartella sincronizzata a quella del medico.
“Visto che si fa verso la ricetta dematerializzata è opportuno prevedere meccanismi di richiesta, controllo prescrizione e autorizzazione – prosegue Lillo - È questo servizio mi sembra possa riassumerli tutti, tanto più che per fare la cartella clinica on line e la ricetta a casa non si devono avere né la Casa della salute, né la Fondazione, ma solo la curiosità e la volontà di percorrere strade per facilitare l'accesso ai sevizi ed evitare code per avere solo un pezzetto di carta”. E cosa dice degli anziani, che tante volte hanno bisogno di essere rassicurati personalmente e per i quali il recarsi allo studio medico è una sorta di rito irruniciabile?
“Loro possono sempre venire – sorride il dottore - . Ma sto pensando a quanti non possono aspettare ore per una ricetta, a quella fascia di età che lavora. E se io, medico non autorizzo la prescrizione perché è un po’ che non vedo il paziente lo invito a presentarsi in studio
A un paziente informatizzato è garantito un contatto col proprio medico sia nei dati trasmessi sia nella compliance alla terapia”.
Si può dire che da un certo punto di vista il sistema online possa anche riavvicinare pazienti riluttanti o "assenteisti" (magari giustificati dallo scarso tempo a disposizione) ad avere un rapporto più frequente col proprio medico? “Questo è un aspetto che mi sta molto a cuore.
E poi mi piace pensare alla solidarietà generazionale, il nipote che si mette al pc per la terapia del nonno o ancora penso all'invecchiamento attivo. Ormai diversi ‘anta’ usano il computer e poi c’è una educazione all'uso corretto dei farmaci, l’inutilità a fare scorte perché non si ha voglia di fare lunghe code d'attesa. Da ultimo c’è il vantaggio di avere sotto gli occhi la propria cartella clinica. Questo vuol dire che vai dallo specialista gli comunichi le tue credenziali di accesso e può vedere i tuoi dati sanitari”.
In realtà grazie i chip della tessera sanitaria, quella che in questi mesi sta arrivando nelle case dei piemontesi, si va vero qualcosa del genere: “Ripeto. L'importante è camminare con la curiosità. – conclude Antonio Lillo - Tutto è già presente, bisogna solo scoprirlo e usarlo. Comunque, sparendo la ricetta un domani avremmo un assistito che viene in studio a dire di cosa ha bisogno per uscirne con niente in mano, ma quando va in farmacia è già arrivata la prescrizione”. Insomma, a Cannobio si sperimenta il futuro.
articolo del 23 gennaio pubblicato su Verbano News
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