La Casa della Salute per l'Alto Verbano

Pubblicato il: 05.01.2015

Ecco il progetto che è stato presentato a BANCA PROSSIMA.

A breve sarà presente sulla piattaforma www.terzovalore.com

 

In risposta al bisogno sociale individuato e in linea con la Pianificazione socio sanitaria della Regione Piemonte, a decorrere dall’anno 2009 nella sede del Centro Polifunzionale  MEDICINA ATTIVA “Dott. F. FASANA” è stato dato l’avvio alla sperimentazione del modello innovativo di assistenza integrata socio-sanitaria denominato Gruppo di Cure Primarie (GCP). La sperimentazione parte dalla condivisione del pensiero espresso dalla Organizzazione mondiale della sanità con riferimento alla “medicina di prossimità” che viene descritta come “primo livello di contatto degli individui, delle famiglie e della collettività con il sistema sanitario, costituisce il primo elemento di un processo continuo di protezione sanitaria al fine di avvicinare il più possibile l’assistenza ai luoghi dove le persone vivono e lavorano.

La sperimentazione ha interessato in particolare del sub-distretto di CANNOBIO, che raggruppa i comuni della Valle Cannobina, il comune di CANNOBIO, quello di CANNERO RIVIERA e di TRAREGO-VIGGIONA,  ha una popolazione è di circa 8000 abitanti, di cui ben 1500, gli abitanti dei Comuni della Valle Cannobina e Trarego Viggiona vivono in zona disagiata (il comune di Cursolo-Orasso dista ben 40Km da Verbania sede di DEA e Ospedale e una densità di popolazione molto bassa con una media territoriale di 0,28 abitanti/ha con il Comune di Cannobio di 0,99 abitanti /ha a quello di Cursolo-Orasso di 0,06 abitanti/ha.

Infatti il Centro Medicina Attiva è un “presidio” territoriale dove l’attività di assistenza socio - sanitaria è svolta in modo coordinato e organizzato che:

• consente di essere un presidio di telemedicina con accelerazione dei tempi diagnostici in emergenza-urgenza;

• consente un più facile collegamento con il CUP (tele prenotazione) e con il laboratorio di zona, per la trasmissione diretta e informatizzata dei referti con riduzione dei tempi spesi in pratiche burocratiche;

• permette a ciascun medico di operare in collegamento con i medici associati favorendo il confronto reciproco; 

• garantisce una maggior continuità di apertura dello studio ed una copertura per le urgenze ambulatoriali.  I vantaggi per la persona sono:

La Fondazione di partecipazione Comunità Attiva dal 2009 si occupa di offrire nel territorio del’Alto Verbano servizi di medicina di prossimità per garantire una risposta integrata ai bisogni socio-sanitari ai cittadini di questa area marginale della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola.

La scelta nel 2009 del modello organizzativo giuridico, fondazione di partecipazione, ha consentito di mettere a fattore comune gli sforzi dei Comuni Fondatori (Cannobio, Cannero Riviera, Cavaglio-Spoccia, Cursolo-Orasso, Falmenta, Gurro, Trarego-Viggiona, Ghiffa, Oggebbio) con quelli dei soggetti privati (Medici di medicina generale e cittadini) per sfruttare al meglio le risorse disponibili ottenendo un effetto moltiplicativo rispetto ai risultati prefissati dai singoli soggetti. Attraverso la nuova struttura socio- sanitaria (la cd “ Casa della Salute”) dove allocare gli attuali servizi del Centro Medicina Attiva con il coinvolgimento di EELL, ASL , Consorzio dei Servizi Sociali, operatori sanitari, associazioni di Volontariato e ogni persona della Comunità al fine di meglio:

1. organizzare e coordinare la risposta alle richieste di salute anche realizzando forme di maggior fruibilità ed accessibilità dei servizi e delle attività;

2. gestire le patologie croniche (in studio e/o a domicilio);

3. garantire la continuità assistenziale (ampliando l’offerta temporale, ma soprattutto migliorando la qualità professionale);

4. perseguire il coordinamento funzionale delle attività dei MMG, PLS, MCA, Specialisti convenzionati con i servizi e le attività del distretto;

5. contribuire a realizzare un riequilibrio fra ospedale e territorio propedeutico ad una distribuzione delle risorse, in considerazione dei principi di efficacia, efficienza, riallocazione delle risorse, ma soprattutto di eticità, con l’obiettivo di perseguire il benessere del cittadino; 6. sviluppare studi epidemiologici su patologie di maggior impatto per

• un’offerta di prestazioni mediche e dei servizi in fasce orarie più lunghe;

• nei casi urgenti o se il proprio medico non è presente, la possibilità di accedere al servizio anche negli orari degli altri medici associati; 

• servizio di segreteria, tele-prenotazione e ricevimento dei referti per via telematica;

• servizio infermieristico (medicazioni, terapia iniettiva…).

All’interno del Centro sono attivate:

1. Cure primarie: I Medici di Famiglia operano presso il Centro con il modello organizzativo del Gruppo di Cure Primarie. La struttura risulta “presidiata” per oltre 8 ore al giorno. La PEDIATRA è presente 3 giorni alla settimana per un orario congruo alla popolazione pediatrica assistita.

2. Attività specialistiche: Al Centro Polifunzionale, grazie all’ASL VCO, vengono erogate prestazioni specialistiche ed esami strumentali: Visita cardiologia ed ECG, ECG dinamico secondo Holter, Visita dermatologica, Visita otorinolaringoiatria ed Esame Audiometrico, Visita Diabetologica, Visita Ginecologica ed ecografia ad integrazione, Visita Urologica ed ecografia ad integrazione, Uroflussimetria Visita Chirugica vascolare, Ecocolor Doppler artero-venoso, Terapia del dolore.

3. Punto Prelievi e trasmissione dei referti per via telematica

4. Servizi sociali - L’assistente sociale svolge la sua attività di accoglienza presso il Centro Medicina Attiva. Un operatore socio-sanitario, appositamente formato, in sinergia con l’assistente sociale gestisce il front-office del “Punto S”: luogo non solo di informazione e orientamento, ma di “presa in carico” del paziente che esprime i bisogni socio- sanitari, attraverso: percorso assistenza protesica, percorso certificazione invalidità, percorso assistenza integrativa, percorso assistenza domiciliare socio assistenziale, sanitaria e integrata (cure domiciliari/assistenza domiciliare), percorso di inserimento utenti non autosufficienti in strutture convenzionate asl (assistenza residenziale), percorso di inserimento in degenze temporanee, percorso di continuità assistenziale ospedale territorio.

Dal mese di dicembre 2013 La Fondazione è il soggetto che coordina e gestisce, avendo assorbito nel suo seno la prima cooperativa di servizi. Con riferimento alle attività di fund raising e peopleraising la Fondazione Comunità attiva ha realizzato fino ad oggi le seguenti attività: Istituzione di fondi progettuali e Memoriali:

Fondi Progettuali con lo scopo di sensibilizzare la comunità a progetti nell’ambito della “medicina di prossimità” :

1. Progetto “Centro Medicina Attiva” per lo sviluppo delle cure territoriali integrate presso il Centro Polifunzionale, quale “cuore” del sistema delle cure primarie e sostegno operativo ai medici operanti in ambulatori dislocati sul rimanente territorio;

2. Progetto “Punto Prelievi Cannero” per il sostenere il servizio di prelievi per esami del sangue;

3. Progetto Emergenza Sanitaria e defibrillazione precoce a sostegno del sistema di emergenza territoriale svolto dai volontari della Croce Rossa di Cannobio e per la sensibilizzazione e operatività dell’uso del defibrillatore automatico estreno da parti di laici opportunamente formati;

4. Progetto “Chirurgia VCO”: a sostegno dei reparti di chirurgia di Verbania e Domodossola;

5. Progetto “Tele Amico”, non solo un telesoccorso per le persone che vivono sole a casa.  Fondi Memoriali, istituiti per volontà del Consiglio di Indirizzo o per volontà di familiari a memoria di persone che hanno lasciato un “segno” nella storia della comunità locale. Le donazioni versate sui fondi memoriali, quelle raccolte attraverso l’istituto del 5 per mille costituiscono il Fondo di Solidarietà Responsabile, istituito nel 2012 per fare si che le fragilità prodotte dal disagio dalla malattia non siano elemento di esclusione ma di coinvolgimento della Comunità. Il Fondo di Solidarietà Responsabile non fornisce solo un aiuto materiale ma fa capire che c'è anche qualcuno che cerca di aiutare chi si trova momentaneamente in difficoltà perché la solidarietà è una parola senza tempo, un valore eterno.

Attività di Fundraising

? Natale 2010: “spegni la luce, accendi la solidarietà”: raccolti 30.000 a sostegno del fondo progettuale emergenza sanitaria

? Natale 2011: “ una goccia per dar senso al tua Natale”: raccolti 15.000 per acquisto di attrezzature elettromedicali a favore del Fondo Progettuale Centro medicina Attiva

? Natale 2012: “ Fai circolare la solidarietà” : raccolti 29.500 per l’acquisto di un pulmino per avvicinare le persone ai servizi sanitari

 ? Natale 2013: “ La dolcezza della solidarietà”: raccolti 14.000 a favore delle attività svolte al Centro Medicina Attiva.

Microdonazioni

Dal mese di settembre 2012 le persone della comunità sono sensibilizzate a sostenere il progetto scelto attraverso donazioni di 5 Euro al trimestre. Questa attività di fundraising ha permesso di sostenere i progetti con una raccolta pari a circa 18.000.

Cinque per mille

Dal mese di maggio 2011 la Fondazione è stata inserita nell’elenco dei soggetti a cui destinare il cinque per mille.

Nel 2011 sono state 62 le scelte a favore della fondazione per un importo pari a 1.707,60 e nel 2012 136 scelte per un importo pari a 3.316.00. Queste somme sono destinate come detto prima al Fondo di Solidarietà Responsabile. E’ necessario per realizzare la medicina di prossimità conoscere le necessità e i bisogni sanitari della popolazione, ma soprattutto corresponsabilizzare la comunità locale alla crescita di un bene comune: questo è il motto che da anni la Fondazione Comunità Attiva  ha voluto per rappresentarla e per dare un monito alla comunità, non solo di appartenenza ma anche nazionale.  La Fondazione Comunità Attiva sta costruendo a Cannobio, con risorse provenienti dal altro finanziamento, una nuova struttura socio-sanitaria (la cd “ Casa della Salute”) dove allocare gli attuali servizi del Centro Medicina Attiva con il coinvolgimento di EELL, ASL , Consorzio dei Servizi Sociali, operatori sanitari, associazioni di Volontariato e ogni persona della Comunità al fine di meglio:

1 organizzare e coordinare la risposta alle richieste di salute indirizzandola e gestendola nelle sedi più idonee, privilegiando il territorio con attenzione al contesto sociale anche realizzando forme di maggior fruibilità ed accessibilità dei servizi e delle attività territoriali;

2 gestire le patologie croniche (in studio e/o a domicilio);

3 garantire la continuità assistenziale (ampliando l’offerta temporale, ma soprattutto migliorando la qualità professionale);

4 perseguire il coordinamento funzionale delle attività dei MMG, PLS, MCA, Specialisti convenzionati con i servizi e le attività del distretto; 5 contribuire a realizzare un riequilibrio fra ospedale e territorio propedeutico ad una distribuzione delle risorse, in considerazione dei principi di efficacia, efficienza, riallocazione delle risorse, ma soprattutto di eticità, con l’obiettivo di perseguire il benessere del cittadino. 6 sviluppare studi epidemiologici su patologie di maggior impatto per delineare profili di salute di una comunità La nuova struttura socio-sanitaria sarà il cuore del sistema delle cure primarie e il motore per dare impulso a nuove progettualità per dare la risposta ai bisogni socio-sanitari su tutto il territorio di riferimento. Con riferimento alla capacità di intercettare il bisogno socio-sanitario e garantire risposte adeguate attraverso il progetto si intende promuovere i seguenti interventi:

• prevenzione e intercettazione precoce del bisogno attraverso il potenziamento delle collaborazioni già in essere con attori pubblici e privati del territorio per favorire lo sviluppo di azioni integrate:

o Le Scuole: organizzazione in collaborazione con le scuole del territorio di percorsi di sostegno educativo individuale rivolto a bambini con disabilità che presentano difficoltà di apprendimento e comportamentali, di laboratori di sostegno scolastico per DSA (disturbo specifico dell’apprendimento) e laboratori di abilitazione all’uso di strumenti compensativi informatici per DSA e destinazione di un area della “Casa della salute” alla realizzazione di tali percorsi;

o Associazioni operanti sul tema del disagio femminile destinazione di una sede all’attività di antenna territoriale di emersione del disagio femminile. La Fondazione in qualità di coordinatore della rete potrà offrire un supporto all’Associazione nella valorizzazione delle donne come risorsa della comunità; o Associazione VIVI LA VITA: Telesoccorso ONLUS di Novara (centrale satellite di Cannobio) con le risorse del progetto si intende potenziare il progetto “TELEAMICO: PER VIVERE NELLA PROPRIA CASA IN SICUREZZA E SERENITA’!”. Tale potenziamento è stato pensato prevedendo una compartecipazione dei cittadini al sostegno economico dei costi del servizio (pari ad € 25,00 pro capite), al fine di garantire la continuità dello stesso nel tempo. Attraverso il progetto immagina di rendere disponibili ad un numero di 50 persone del territorio le seguenti apparecchiature  di telesoccorso: Sensore di caduta: rileva la caduta degli assistiti e funge anche da telecomando supplementare costo unitario indicativo € 90,00;

4. Rinnovamento del sistema dei servizi attraverso la diffusione del sistema di telemedicina, la formazione dei MMG sull’impiego degli strumenti di telemedicina e l’utilizzo di nuove tecnologie. Il progetto come sopra descritto afferma un modello di innovazione integrata che colloca le tecnologie come supporto all’ attività umana della cura, in tale accezione diviene fondamentale il ruolo dei MMG come NODI della rete del sistema territoriale dei servizi. Per garantire e migliorare la presa in carico delle patologie croniche il progetto intende pertanto coinvolgere, attraverso l’attribuzione di incentivi connessi al peso assistenziale degli assistiti,  e formare il MMG affinchè siano in grado di: assicurare la realizzazione di servizi domiciliari e ambulatoriali di monitoraggio con dispositivi elettromedicali e di monitoraggio multiparametrico; la realizzazione di servizi per la continuità di cura di pazienti complessi e ad alto rischio; la registrazione, archiviazione e la trasferibilità delle informazioni comunque rilevate, acquisite e scambiate; lo scambio di informazioni tra i diversi attori del processo di gestione (MMG, infermieri, specialisti, ecc) con collegamenti ragionati.

5. Integrazione socio-sanitaria e miglioramento delle attuali unità di offerta attraverso la sperimentazione di processi di erogazione dei servizi più flessibili:  Sviluppo dell’Azione pilota di Odontoiatria sociale e domiciliare. Tale attività intende favorire l’accesso alle cure odontoiatriche a particolari categorie di persone fragili per motivi socio-sanitari e residenti in zone disagiate. L’azione pilota sarà articolata secondo le seguenti fasi: ? Creazione della rete degli odontoiatri sociali ? Formazione degli odontoiatri, presso la sede dell’Odontoiatria sociale realizzata all’interno della Casa della Salute di Cannobio, all’uso del KIT per l’odontoiatria sociale che dovrà comprendere strumenti diagnostici e terapeutici validi a formulare una  precisa diagnosi e ove indicato a seguire una adeguata terapia;

? Sensibilizzazione per attivazione di punti di odontoiatria sociale su tutto il territorio del VCO attraverso la rete di odontoiatri formati. Con riferimento alla capacità di governo e valorizzazione degli attori pubblici e privati già coinvolti nella rete si ritiene sia importante:

1. promuovere la conoscenza dello strumento fondazione di partecipazione quale modello operativo di realizzazione di una concreta “sussidiarietà circolare” e  le attività già realizzate dalla Fondazione Comunità attiva di Cannobio come organismo che realizza sul territorio del sub distretto di Cannobio un partenariato pubblico-privato per la gestione delle risposte più adeguate ai bisogni socio-sanitari del territorio;

2. incentivare il coinvolgimento della Comunità nelle attività della Fondazione proseguendo ed ampliando le attività di fundraising e peopleraising. 

DURATA del PROGETTO: settembre 2015- settembre 2020 

Cinque anni dall’avvio inteso dalla consegna dell’immobile in fase di costruzione alla Fondazione COMUNITA’ ATTIVA, prevista nel giugno 2015  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 





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