2015: insieme verso la CASA della SALUTE

Pubblicato il: 02.01.2015

Ed ecco una comunità che si attiva, si organizza per costruire e rafforzare un sistema di cure primarie con una visione innovativa di "welfare di comunità".

L'esperienza del Centro Medicina Attiva a Cannobio, negli anni, ha tracciato una strada per dare una risposta "organizzata" al bisogno della persona nell'ottica della "medicina di prossimità".

Il Centro Medicina Attiva è un progetto nato con passione per la comunità, un  sogno di 4 medici di Famiglia,  in sinergia con l'Asl e gli EELL.

Un cuore per lo sviluppo e l'implementazione dei servizi in campo socio-sanitario-assistenziale con un coinvolgimento attivo e partecipativo di tutta una comunità.

Queste forti spinte motivazionali e relazionali hanno dato vita alla Fondazione di partecipazione COMUNITA' ATTIVA ONLUS al fine di garantire nel tempo il patrimonio del valore inestimabile della solidarietà per essere "vicino" a chi vive un bisogno.

Ogni persona anche in campo sanitario è chiamata alla corresponsabilizzazione della crescita di un Bene Comune quale la Salute.

Ora la Fondazione Comunità Attiva ha messo in campo azioni e iniziative per dare al Nuovo Centro Medico in fase di realizzazione la veste e la dignità di una "Casa della Salute" dove ognuno è chiamato a portare il suo "mattoncino".

Questa azione di "fundraising" denominata "BRICK BOX" ha lo scopo di sensibilizzare al contributo e partecipazione della comunità attraverso una "firma", un pensiero, una frase, un ricordo, una testimonianza su un piccolo mattoncino di legno che poi raccolti in appositi espositori adorneranno tutta la sala di attesa della "Casa della Salute".

Ma non solo raccolta fondi e quindi richiesta di "donazioni", perché oggi la Fondazione, nella sua maturità, si rivolge alla comunità per realizzare "una montagna di servizi" nei prossimi cinque anni, dai laboratori per i disturbi del linguaggio, allo sviluppo di tematiche e strumenti di telemedicina e eleconsulto, all'ambito progetto di "odontoiatria sociale".

Ma per poter realizzare tutto ciò, la Fondazione chiede non più donazioni, ma "prestiti solidali" attraverso un progetto che presto sarà pubblicato su www.terzovalore.com.

Attraverso BANCA PROSSIMA (ramo di Banca Intesa) la Fondazione raccoglie prestiti che si impegna a restituire al prestatore solidale al tasso di interesse del 2% annuo. II prestito è garantito da Banca Prossima stessa e verrà restituito in dieci anni con rate semestrali. Al Prestatore si chiede la disponibilità a vincolare la somma per almeno 18 mesi.

Altre iniziative sono in corso, perché la progettualità in solidarietà non può e non deve esaurirsi mai.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 





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